Lars Gustafsson
Dopo la pioggia
Il cielo della pioggia estiva come una radiografia
dove luci e vaghe ombre s’intravedono.
Il bosco silenzioso e neanche un uccello.
Il tuo occhio come una goccia versata sotto le nuvole
ha il riflesso del mondo: luci e ombre vaghe.
E all’improvviso tu vedi chi sei veramente:
estraneo confuso tra l’anima e le nuvole.
Dalla sola sottile membrana di un’immagine
il profondo universo e la tenebra dell’occhio sono scissi.
Traduzione di Maria Cristina Lombardi
Lars Gustafsson
Sulla ricchezza dei mondi abitati
a cura di Maria Cristina Lombardi
Crocetti Editore 2010
Novità