Mario Luzi
S’accorge il tempo
della sua furtività, tradisce
un soprassalto l’uomo.
Tempo, l’uomo,
che s’allarma
dentro il tempo fermo
insediato nella sua durata,
immobile nel suo trascorrimento.
Tempo dell’uomo
nel paragone con il tempo –
leva esso il suo
pugno d’istanti, d’illusorie
perennità – persi quelli
e queste rapite in quel certame…
ma eccolo, s’infiamma
in cima alla collina,
lo sfiora
il vento nuovo,
lui salpa,
nell’azzurro
e nell’oro si sfarina,
tempo dolente
nella carne, nella storia.
Mario Luzi
L’opera poetica
a cura di Stefano Verdino
Arnoldo Mondadori Editore 1998