Derek Walcott

Questi uccelli, “Airone bianco” o “Egretta alba”,
che zampettano verso la perfezione, impettiti
perché sanno di essere belli, sono tuttora in posa
come modelli per Audubon sulle pagine di un libro
che, quand’ero giovane, si apriva come un prato
nel verde smeraldo di Santa Cruz. Parlano alle isole
sulla riva del fiume, nella laguna delle mangrovie
o dove pascolano le bestie, planando sopra gli stagni,
in bilico sul dorso di seta di una giovenca o sfuggendo
per tempo agli uragani, e piluccano le zecche
con la frenesia elettrica del becco come se ne avessero
acquisito il diritto con la mitica pretesa di essere
arrivati dall’Egitto dei Faraoni insieme agli ibis
dai piedi rossi, quelli che di profilo ornano le cripte
e poi si lanciano in alto con ali che battono sempre
più forte, sicure come le ali di un serafino che vola.

Traduzione di Luigi Sampietro

Poesia n. 247 Marzo 2010
Derek Walcott
Aironi bianchi
a cura di Luigi Sampietro
Crocetti Editore 2010


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