Ghiannis Ritsos
Vetrata del bagno
Come s’era addensata l’aria per il profumo dei mirti
e i vapori gonfi. E lui, rinchiuso già
nella rete, guardava in alto la finestra. Nel vetro opaco
era disegnato il campanile bianco. La corda della
campana,
presumibilmente tenuta dalla mano invisibile,
si agitò d’un tratto e riecheggiò glorioso il suono non
reciso
tra il bagliore delle spade e gli alberi spezzati delle navi
che dovevano servire per il ritorno. Lo sai – sussurrò –
alla tua morte
sopravvive ciò a cui ti sei sostenuto in vita.
Traduzione di Nicola Crocetti
Poesia n. 239 Giugno 2009
Ghiannis Ritsos
La poesia delle cose
a cura di Ezio Savino
e Nicola Crocetti
Crocetti Editore 2009